mercoledì 22 settembre 2021

SVADHISHTANA CHAKRA Secondo Chakra

 

Il secondo chakra lo troviamo in zona lombo – sacrale, fra la quinta vertebra lombare e l’osso sacro o anteriormente appena sopra l’osso pubico.

Il suo nome significa “dolcezza” ed è espressione di tutto ciò che è bello e piacevole nella nostra vita.

È correlato all’addome, ai genitali, ai reni, e ai liquidi corporei, in particolar modo alle funzioni sessuali e riproduttive.

È simbolicamente legato alle nostre emozioni più intime e profonde e al potere di affermarle, aprendo questo Chakra vogliamo confermare e ribadire la nostra esigenza di poter ascoltare le nostre passioni e di comunicarle con l’esterno e altrettanto poter vivere nel nostro intimo quelle che ci circondano.

L’affermazione delle nostre emozioni, dei nostri sentimenti, delle eccitazioni e dei nostri sensi spesso è frustrata di fronte ad una società che ci ostacola nelle loro espressioni, probabilmente perchè ritenute forme di debolezza se non perfino pericolose e quindi ci preclude la possibilità di vivere in piena armonia il nostro benessere più profondo e intimo perdendo addirittura il contatto con il nostro entusiasmo, con la nostra felicità, rischiando spesso di vivere male la nostra sessualità e le altre nostre passioni.

Interessante è vedere come subito dopo un centro energetico legato alle funzioni base della nostra sopravvivenza (il Muladhara) compare l’energia della piacevolezza e della soddisfazione, a ricordarci che come la felicità sia un diritto della persona umana tanto quanto il cibo, il vestito e la casa.

Rivitalizzando e aprendo il nostro secondo Chakra mettiamo in risalto le nostre esigenze di vivere le passioni e il piacere in tutti i loro aspetti legando e collegando i nostri sensi alle nostre realtà sottili sia fisiche che soprattutto spirituali ed energetiche.

A differenza del primo Chakra che stabilisce fermezza e stabilità, lo SVADHISHTANA è fluido, legato ai liquidi, è sempre in costante movimento e cambiamento, esattamente come le nostre emozioni e il nostro “sentire”.

Di conseguenza presiede alla nostra possibilità di lasciarci andare, di non precludere esperienze e di non irrigidirci di fronte allo scorrere dei giorni e delle stagioni della nostra vita, ognuna con le sue particolarità e le sue variazioni.


Le passioni e i desideri ci stimolano costantemente al movimento per raggiungerne la soddisfazione quindi ogni emozione viene scandita e vissuta dal nostro corpo con un movimento particolare e unico, pensiamo solo al riso o al pianto o a come ci rinchiudiamo e irrigidiamo durante le arrabbiature.

L’immobilità è sintomo di freddezza e distacco innaturale da desideri ed emozioni che protratti possono generare apatia o peggio stati depressivi anche gravi.

Possiamo considerare questo Chakra come la migliore sintesi fra la sessualità vera e profonda e l’autentica spiritualità, equilibrio che nella nostra cultura è difficile da trovare, mentre è il compimento vero della filosofia tantrica che qui trova la sua piena affermazione e compimento.

Non è certo negando e reprimendo emozioni, desideri e passioni che è possibile crescere spiritualmente, ma solo vivendoli, comprendendoli e gestendoli nel miglior modo possibile.

Come abbiamo detto è legato all’elemento acqua, al colore arancione e al senso del gusto e a tutte le declinazioni del verbo “sentire”.

Il suo Mantra è il suono VAM e il vocalico è la Uuuu.

 

Buona Vita 

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