Qualche
giorno fa scrissi un post sull’acqua di San Giovanni e inaspettatamente ho ricevuto
molte richieste di spiegazioni di questa simpatica usanza tramandatasi negli
anni.
Con l’avvicinarsi
della festività dei Santi Pietro e Paolo ho deciso di postare questa usanza
legata proprio alla notte fra il 28 e il 29 giugno che vede San Pietro direttamente
interpellato a vaticinare
sul buon andamento dei raccolti per quest’anno.
sul buon andamento dei raccolti per quest’anno.
Certamente
oggi è diventata una simpatica usanza più che un vero e proprio rito e non si
sa bene neppure da dove sia scaturita questa idea di mettere in una brocca d’acqua
l’albume di un uovo e vedere la forma che assume durante la notte per poi
trarne auspicio.
Effettivamente
l’usanza è proprio questa, certo il fatto che il buon Pietro fosse un pescatore
ha indubbiamente il suo peso e in effetti con una buona dose di fantasia si può
riconoscere nell’albume rappreso un
veliero a vele spiegate oppure solo i suoi alberi o nei casi peggiori proprio
nulla, cosa che indicherebbe raccolti pessimi.
La tradizione
vuole che in quella notte sia proprio il Santo che soffiando sull’acqua della
brocca farebbe assumere le più svariate forme all’albume e quindi creare queste forme a somiglianza di velieri.
Ovviamente possiamo dare una spiegazione a queste manifestazioni che ben poco hanno di
magico, tuttavia è bello continuare questa tradizione magari pensando ad una
annata senza troppe preoccupazioni o addirittura fortunata, visto che oggi
abitiamo prevalentemente in città.
Possiamo
farlo anche sul balcone di casa piuttosto che nell’orto come i nostri nonni, l’importante
è che la brocca venga esposta la notte alla rugiada.
Semplicemente
versando un albume in acqua questo andrà a fondo perché di peso specifico
maggiore dell’acqua e la sua densità lo terrà unito.
Appoggiando
il contenitore di vetro sulla terra riscaldata dal sole del giorno o sul
pavimento del nostro balcone, l’albume si fluidifica seguendo lentamente i moti
convettivi dell’acqua che si è scaldata per il contatto con una superficie
tiepida .
Durante
la notte avviene l’esatto contrario, l’aria si raffredda e di conseguenza anche
l’acqua, mentre il nostro albume si rapprende diventa bianco creando queste
forme fantastiche tanto care alla tradizione popolare.
Una bella
forma della barca era sinonimo di buoni raccolti, le vele spiegate bel tempo o
giornate di sole in prevalenza, vele chiuse ovviamente il contrario.
Il mattino
del 29 si poteva assistere a lunghe dissertazioni sulla forma di queste creazioni se con una
buona barca o meno con alberi e in che numero, vele aperte, mezze aperte e via di questo passo traendo possibilmente
la migliore interpretazione possibile.
Interessante
vedere come tutte queste usanze siano rimaste fino ai nostri giorni e come l’Acqua
di San Giovanni fra pochi giorni preparerò anche questa Barca, d’altra parte se
San Giovanni non porta inganni, San Piero dice il vero, e quindi perché no.
Posterò
le foto della Barca appena pronte e magari le vaticineremo on
line.
Buona Vita
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