martedì 25 giugno 2019

LA BARCA DI SAN PIETRO



Qualche giorno fa scrissi un post sull’acqua di San Giovanni e inaspettatamente ho ricevuto molte richieste di spiegazioni di questa simpatica usanza tramandatasi negli anni.

Con l’avvicinarsi della festività dei Santi Pietro e Paolo ho deciso di postare questa usanza legata proprio alla notte fra il 28 e il 29 giugno che vede San Pietro direttamente interpellato a vaticinare 
sul buon andamento dei raccolti per quest’anno.

Certamente oggi è diventata una simpatica usanza più che un vero e proprio rito e non si sa bene neppure da dove sia scaturita questa idea di mettere in una brocca d’acqua l’albume di un uovo e vedere la forma che assume durante la notte per poi trarne auspicio.

Effettivamente l’usanza è proprio questa, certo il fatto che il buon Pietro fosse un pescatore ha indubbiamente il suo peso e in effetti con una buona dose di fantasia si può riconoscere  nell’albume rappreso un veliero a vele spiegate oppure solo i suoi alberi o nei casi peggiori proprio nulla, cosa che indicherebbe raccolti  pessimi.

La tradizione vuole che in quella notte sia proprio il Santo che soffiando sull’acqua della brocca farebbe assumere le più svariate forme all’albume e quindi creare queste forme a somiglianza di velieri.

Ovviamente possiamo dare una spiegazione a queste manifestazioni che ben poco hanno di magico, tuttavia è bello continuare questa tradizione magari pensando ad una annata senza troppe preoccupazioni o addirittura fortunata, visto che oggi abitiamo prevalentemente in città.

Possiamo farlo anche sul balcone di casa piuttosto che nell’orto come i nostri nonni, l’importante è che la brocca venga esposta la notte alla rugiada.

Semplicemente versando un albume in acqua questo andrà a fondo perché di peso specifico maggiore dell’acqua e la sua densità lo terrà unito.

Appoggiando il contenitore di vetro sulla terra riscaldata dal sole del giorno o sul pavimento del nostro balcone, l’albume si fluidifica seguendo lentamente i moti convettivi dell’acqua che si è scaldata per il contatto con una superficie tiepida .

Durante la notte avviene l’esatto contrario, l’aria si raffredda e di conseguenza anche l’acqua, mentre il nostro albume si rapprende diventa bianco creando queste forme fantastiche tanto care alla tradizione popolare.

Una bella forma della barca era sinonimo di buoni raccolti, le vele spiegate bel tempo o giornate di sole in prevalenza, vele chiuse ovviamente il contrario.

Il mattino del 29 si poteva assistere a lunghe dissertazioni  sulla forma di queste creazioni se con una buona barca o meno con alberi e in che numero, vele aperte, mezze aperte  e via di questo passo traendo possibilmente la migliore interpretazione possibile.




Interessante vedere come tutte queste usanze siano rimaste fino ai nostri giorni e come l’Acqua di San Giovanni fra pochi giorni preparerò anche questa Barca, d’altra parte se San Giovanni non porta inganni, San Piero dice il vero, e quindi perché no.

Posterò le foto della Barca appena pronte e magari le vaticineremo on line.


Buona Vita






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