martedì 21 maggio 2019

SHIRODARA


Lo SHIRODARA nella medicina Ayurvedica è considerato uno delle tecniche più importanti e profonde di tutta la medicina ayurvedica.

Quasi un rituale sacro, questo trattamento viene effettuato tramite una colatura lenta e continua di olio tiepido sulla fronte all’incirca all’attaccatura dei capelli.

Possiamo sicuramente affermare che questo flusso di olio caldo rilassa il corpo e la mente come un vero e proprio flusso di benessere che permea il nostro organismo e il nostro spirito.

Nella tradizione Ayurvedica lo Shirodara  viene praticato per coadiuvare le terapie legate alla sfera del sistema nervoso, stress, stati di ansia anche molto profondi, angoscia diffusa, insonnia, questo rende questo trattamento di assoluta attualità, tuttavia è indicato in molti altri aspetti del nostro benessere.

Mali di testa, cefalea, emicranie e tutti i disagi nella zona del capo hanno spesso un immediato beneficio in poche sedute.

Anticamente era utilizzato come fonte di rinnovamento energetico e di vitalità avente la capacità di migliorare la concentrazione, il recupero della nostra vitalità e acuire le nostre capacità sensoriali.

È spesso di concreto supporto a terapie anti-age proprio per la capacità di rilassare la muscolatura e contrastare l’invecchiamento cellulare.

Non è insolito che la pelle del viso diventi più luminosa e rilassata, con una generale sensazione di benessere, addirittura questi cambiamenti molto spesso si riscontrano anche negli occhi e nello sguardo di chi ha ricevuto il trattamento.


Il rituale Shirodara è utilizzato spesso in sinergia con lo snehana di cui tratterò in altro post.

Molta importanza rivestono anche gli oli utilizzati, qui in occidente è usuale usare oli vegetali di semi che sono ottimi perchè molto fluidi e con poco profumo, di facile reperimento anche e soprattutto nelle produzioni biologiche, va tenuto presente che per ogni trattamento saranno usati dai 3 ai 5 litri di olio, quindi la scelta è molto importante.

L’olio può essere riutilizzato 3 o 4 volte se tenuto in condizioni ottimali ovvero al buio, al fresco e in confezioni di vetro, il riuso è consentito solo sullo stesso ricevente.

Durante la seduta, l’olio si carica delle energie proprie del ricevente perché viene fatto passare diverse volte sulla fronte, raccolto, ri-intiepidito e di nuovo colato, quindi sarebbe inopportuno utilizzarlo su altre persone.

Per questi motivi anche chi pratica lo Shirodara deve 
mantenere uno stato di pulizia energetica più alto possibile attraverso pratiche costanti di meditazione e di relax psicofisico adatte oltre ad avere uno studio confacente a queste metodiche.



Questa metodica è indubbiamente molto profonda e deve essere opportunamente preparata sia per gli strumenti usati, è molto laboriosa e delicata soprattutto per la temperatura dell’olio, ma anche la persona ricevente deve essere ben informata di quello che può percepire durante la colatura.

Come altri trattamenti antistress e spesso molto di più, lo Shirodara può risvegliare emozioni nascoste o sensazioni sconosciute che possono sul momento spaventare, sono sempre momenti molto liberatori dove, magari dopo anni le nostre emozioni trovano finalmente il modo di lasciar andare queste tensioni inutili e quasi sempre pesanti.

La durata del trattamento è molto varia proprio per i motivi suddetti, è possibile arrivare anche ad un’ora di trattamento ma mai e poi mai la prima seduta, si può partire anche da soli 20 minuti per allungare nelle successive sempre e costantemente monitorando la persona e decidendo estemporaneamente di proseguire o di interrompere.

Durante il trattamento quasi mai si tocca il corpo del ricevente, rare volte può succedere di aiutare la respirazione suggerendola o spingendo delicatamente sul diaframma.

È davvero un rito, quasi sacrale e dopo le prime sedute difficilmente lo si interrompe, magari possono passare mesi fra un una seduta e l’altra, ma certamente ha degli effetti così benefici che prima o dopo si sente la necessità di ripeterlo come un rito di purificazione.

Buona Vita !




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