Il massaggio svedese viene è considerato la “base” delle tecniche di massaggio, e contempla diverse tipologie di movimenti.
Scopo principale di questa tecnica corporea è senza dubbio il rilassamento psicofisico e il benessere totale dell’organismo.
È certamente uno dei trattamenti olistici per eccellenza e caso probabilmente unico in questo ambito, non arriva dall’oriente ma è nato e si è affermato in occidente e anche se il suo nome gli darebbe i natali in Scandinavia in realtà svedese fu solo il dott. P.H. Ling che per primo, nei primi anni del 1800 ne teorizzo le basi attingendole però a tecniche già ben sperimentate e queste di derivazione orientale, particolarmente dal massaggio cinese Tui-Na.
In realtà il dott. Ling era quello che oggi si definirebbe un preparatore atletico, moto più interessato agli esercizi e all’attività fisica piuttosto che al vero e proprio massaggio.
Il nome deriva quindi dal paese di nascita del dott. Ling e non altro, ci si stupirebbe, andando in Svezia, di non trovare nessun tipo di massaggio con questo nome che normalmente è chiamato con il nome di massaggio Classico o Tradizionale.
Negli anni questa tecnica forse per la sua versatilità e ricchezza di risultati è stata assorbita e insegnata nelle scuole professionali di massoterapia e ancora oggi è seguitissima da terapisti e massaggiatori sportivi.
Il massaggio svedese si avvale di poche manovre ma ben codificate, per l’esattezza 6 tipi di manovre differenti, ognuna di esse differenziata in se stessa in base al distretto corporeo su cui viene applicata.
In ordine di profondità di azione abbiamo quindi :
Sfioramento, Frizione, Impastamento,
Percussione, Vibrazione, Trazione.
Percussione, Vibrazione, Trazione.
Ognuna di queste manovre deve essere scelta dal massaggiatore in base al fine che si vuole raggiungere, dallo stato di salute del ricevente e soprattutto dalla sua sensibilità.
Queste manovre non vennero inventate dal dott. Ling come detto, che invece si limitò solo a teorizzare su questo trattamento, ma bensì da J. G. Mezge che si può definire il vero padre del massaggio svedese.
Egli constato delle importanti corrispondenze fra alcuni suoi lavori pratici e le teorie di Ling e quindi codificò questi lavori dando origine alle manovre che ancora oggi noi conosciamo.
È quasi certo che fu proprio il Mezger a “battezzare” con il nome di Svedese questa tecnica in omaggio alla terra di origine di Ling.
Questo insieme di manovre nel tempo sono diventate la base di ogni professionista e anche della maggior parte delle scuole proprio perché queste manualità si prestano ad infinite variazioni e possibilità di impiego.
Questo massaggio produce moltissimi benefici in chi lo riceve, ricordiamoci che a differenza della maggior parte dei trattamenti “orientali” basati sulla stimolazione o sedazione del ”Ki”, il massaggio Svedese lavora seguendo le direttive e le pratiche della medicina occidentale, e quindi parliamo di aumento del tono muscolare, miglioramento della circolazione ematica e linfatica, miglioramento dell’ossigenazione tissutale, drenaggio e rimozione delle tossine, diminuzione del dolore e anche stimolazione viscerale.
Sono davvero tanti i benefici che conseguono al massaggio svedese e questo senza addentrarci nel campo del relax e del benessere.
stati infiammatori, stati influenzali, febbre, malattie croniche o acute, fratture e ferite aperte.
In gravidanza è possibile effettuare il massaggio con ovviamente le dovute precauzioni che un professionista deve conoscere.
Non c’è un tempo preciso per la durata del massaggio svedese perché è veramente molto ampio il suo campo di applicazione, la durata di un trattamento è basata sugli scopi dello stesso, sulle zone da trattare, e dallo stato del ricevente.
Anche la frequenza e il numero di sedute sono da valutare caso per caso, nessun ricevente è uguale all'altro.
A differenza di alcune tecniche come Cranio-sacrale, shiatsu, riflessologia ed altre questo massaggio viene effettuato sul corpo scoperto con l’ausilio di oli, qui si aprirebbe un altro capitolo infinito su cosa usare come olio, ma ne parlerò approfonditamente in un altro mio post, per ora posso dire che un olio neutro e fine (p.es l’olio di cocco) va benissimo nella stragrande maggioranza dei massaggi.
Nessun commento:
Posta un commento