Il
massaggio Qhaqoy ( pronunciato Ciacoi ) è il massaggio tradizionale andino, per
l’esattezza nato sotto il regno incaico, quando cioè, tutte le regioni
nell’ovest del Sudamerica erano riunite
nel TAWANTINSUYO che comprendeva parti degli attuali Cile, Perù, Equador e Bolivia.
A
differenza di molte altre culture e similmente a quella indiana, con
l’Ayurveda, la scienza medica andina possedeva una vera e propria medicina che
però si scosta da tutte quelle conosciute per il suo diretto collegamento con
la natura, i suoi ritmi e le sue peculiarità.
Ovvio
comprendere che in una tale cultura il culto principale venisse praticato alla
Pachamama, la Dea della Natura generatrice di vita.
Conseguenza diretta di questo culto è quindi la cura della persona attraverso rimedi naturali a base di erbe, alla corretta alimentazione e ad un atteggiamento positivo verso la vita.
Come tante
discipline olistiche giunte fino ai nostri giorni, anche la medicina andina era
prettamente preventiva avendo come scopo l’aiutare a vivere in armonia con
l’universo che ci circonda.
Certamente
fu la prima medicina che comprese come la persona umana non era solo corpo
materiale ma anche etereo, spirituale, emozionale e istintuale divenendo a
buona ragione la prima vera medicina olistica al mondo.
Anche i
loro medici interagivano con i pazienti attraverso metodi che oggi ci farebbero
sorridere ma che in quella cultura erano fondamentali, ad esempio veniva
annoverata fra le varie scienze la chiaroveggenza, la telepatia addirittura la
premonizione.
Dobbiamo
comprendere che come tante altre culture legate alla natura essi possedevano
conoscenze che ancora oggi sono sconosciute alla nostra scienza.
Si
interessavano a campi che oggi definiremmo biologia e biochimica oltre a
mineralogia ed elettromagnetismo, attraverso queste materie venivano preparati
rimedi farmacologici in aiuto e mai in contrasto con il nostro essere inserito
in una Natura grande e sapiente.
Anche
l’atteggiamento verso la morte era considerato semplicemente come un passaggio ad un altro livello di vibrazione,
esattamente come si inizia ad intuire oggi.
In questo
elenco di cure la terapia fisica, come la chiameremmo ai giorni nostri,
ricopriva un aspetto importante e non certo secondario, il massaggio è stato ed
è tutt’ora parte integrante di ogni disciplina olistica sia antica che moderna.
Il
massaggio Qhaqoy, non è semplicemente un massaggio come intendiamo noi
occidentali ovvero una serie di manovre effettuate con una sequenza codificata
e precisa, ma bensì un percorso interiore rivolto alla conoscenza del nostro Sé
profondo e spirituale in stretto ed equilibrato contatto con la Natura che ci
circonda.
Secondo le
loro credenze, la cura era concepita come riscoperta dell’uomo interiore, dell’
Uomo Sacro che è dentro ognuno di noi, riequilibrando in modo
armonico le energie chiamate del Ti e
del Ki ovvero del maschile e del femminile, che poi troviamo in altre culture
come Yin e Yang.
In questo
modo la persona poteva dirsi in piena salute, ovvero quando tutto il suo essere
considerato come fisico, mentale/emozionale e spirituale era in completo
equilibrio.
In questa
cultura probabilmente per la prima volta viene considerata l’umanità come
unione di questi tre aspetti dove anche lo Spirituale ne viene a far parte.
Ancora
oggi facciamo difficoltà ad accettare l’aspetto emozionale come parte del
nostro equilibrio psicofisico, di quello spirituale si inizia appena a
parlarne.
Oggi sappiamo
che ansia, stress, paure, rabbia e incertezza sono la base comune di moltissimi
disturbi, anche di malattie vere e proprie e lentamente anche qui in occidente si inizia a parlare di medicina naturale e di
trattamenti olistici per curare la persona nella sua interezza.
Il
massaggio Qhaqoi induce un profondo rilassamento proprio per permettere il
riequilibrio e l’armonizzazione dei nostri stati energetici vitali.
Nel relax e nel riequilibrio profondo delle nostre sfere Ti e Ki ovvero del nostro maschile e femminile il Massaggio Andino ci permette di sciogliere i nostri conflitti emozionali profondi per elaborarli e risolverli e permetterci una autoguarigione intima e profonda.
A differenza
degli altri massaggi, il Qhaqoy viene effettuato in due tempi ben diversi fra
loro, ricordiamo che questo trattamento ha come scopo il profondo riequilibrio.
La prima
parte che ha una durata variabile sia come tempo che come sedute non è altro
che un auto massaggio di consapevolezza guidato dal terapista dove la persona
riprende confidenza, conoscenza e intimità con il suo corpo esaltando le
sensazioni sensoriali non solo del tatto ma di tutti i sensi, dei ritmi
corporei respiratori e cardiaci e imparando a seguirne le emozioni indotte.
Spesso durante
la seduta, sia nella prima come nella seconda parte, vengono indotte immagini e
visualizzazioni che seguono le emozioni scaturite dal massaggio.
La parte
successiva invece, è un massaggio dolce e profondo che utilizza manualità
continue e avvolgenti effettuate su distretti corporei precisi o, più spesso,
su tutto il corpo.
Vengono
usati secondo le necessità sia oli che preparati erboristici, come anche legni
e pietre calde, ricordiamoci che questo massaggio nasce in una cultura in cui
la natura, i suoi frutti e i suoi prodotti erano la vita stessa e la
popolazione Inca era indissolubilmente legata ai suoi ritmi come ai suoi doni,
logico quindi pensare che anche nella massima espressione della loro medicina
venissero utilizzati tutti i prodotti naturali oltre ai classici oli.
Salvo le
precauzioni necessarie per ogni massaggio, possiamo dire che il Qhaqoy non ha
controindicazioni, è adatto a tutti, ha durata e tempi differenti per ogni persona
che vengono stabiliti durante il colloquio iniziale che deve essere più
approfondito possibile da parte del terapista.
È una buona indicazione permettere alla persona trattata una sedimentazione delle emozioni provate evitando trattamenti troppo ravvicinati, mai effettuare più trattamenti settimanali, tutto deve tornare in equilibrio in modo dolce e naturale, la guarigione profonda è un cammino alle volte molto lungo
È una buona indicazione permettere alla persona trattata una sedimentazione delle emozioni provate evitando trattamenti troppo ravvicinati, mai effettuare più trattamenti settimanali, tutto deve tornare in equilibrio in modo dolce e naturale, la guarigione profonda è un cammino alle volte molto lungo
A presto e Buona Vita !
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