Fra le varie tipologie di massaggio che la cultura
orientale ci regala il Massaggio KALARI originario dell’India ricopre un ruolo
molto particolare, probabilmente è l’unica forma di massaggio che viene
effettuata senza l’uso delle mani ma bensì con le piante dei piedi su tutto il
nostro corpo.
Questo massaggio nasce come ausilio ad un’arte
marziale, la Kalarippayat, ed aveva lo scopo di migliorare la mobilità articolare,
diminuire il tempo di recupero dopo uno sforzo o un allenamento e soprattutto
aumentare l’energia dell’atleta.
Rilassare il corpo dopo la lotta, mantenendo il
benessere, il vigore e la vitalità del
lottatore era lo scopo principale di questo trattamento tenendo presente che
questa arte marziale richiedeva un corpo agile e forte abbinato ad una velocità
anche mentale per poter reagire immediatamente alle prese e alle mosse tipiche
del Kalarippayat.
In occidente questa tecnica non è diffusissima benchè molto
apprezzata da atleti di varie discipline proprio per la sua capacità di
affinare i riflessi e rinvigorire l’apparato muscolare rilassando nel contempo
la psiche e lo spirito, oltre che essere una tecnica ringiovanente e stimolante
Questa tecnica ha anch’essa delle differenziazioni che
si possono riassume nelle tre principali, il SAMVAHANA dove il terapista lavora solo con le mani
nella migliore tradizione Ayurvedica, il SUPARITHALA KRIYA che viene svolto da
due operatori assieme.
E infine la tecnica che a noi interessa il massaggio KALARI
UTSADANA dove il massaggiatore applica la
sua energia direttamente con le piante dei piedi sostenuto da una corda sospesa
alle pareti, dosando quindi il suo peso e potendo eseguire degli stretching
sugli arti e sulla schiena del ricevente.
Quest’ultima tecnica ovviamente è la più diffusa e la
più coreografica oltre che maggiormente stimolate dei punti Marma su cui va a
lavorare.
Il trattamento si svolge normalmente in cinque fasi
dove il massaggiatore stimola e rilassa la parte anteriore delle gambe, dell’addome
e della parte anteriore del tronco e delle braccia, dopo aver fatto voltare il
ricevente si prosegue sulla parte posteriore delle gambe e si termina sul dorso
con opportune “ passeggiate” sulla schiena tutta.
Come per il massaggio Ayurvedico è previsto l’uso di
oli vegetali di varia natura come il sesamo, il cocco, la senape o la canfora
come anche molto spesso viene usato il GHEE o burro chiarificato.
La scelta dell’olio e dettata dalla costituzione della
persona da trattare che sia più atletica o meno, più o meno robusta o ancora
del risultato che si vuole ottenere.
Ovvio pensare che se dobbiamo usare il KALARI per
riscaldare la muscolatura di un atleta prima di una prestazione agonistica
useremo un olio canforato se invece siamo di fronte una signora esile opteremo
per l’olio di cocco o al massimo il GHEE che fra l’altro è utilissimo per
rivitalizzare e nutrire profondamente la cute anche di persone meno giovani.
Ovviamente il massaggio è eseguito nel massimo
silenzio e in ambiente consono come temperatura e confort, la durata media di
30/45 minuti varia anch’essa in base a ciò che ci si prefigge, se forte
stimolazione o profondo relax, starà al terapista scegliere le modalità, i
tempi e le manovre migliori per raggiungere tali scopi.
Come insegna la scienza Ayurvedica il semplice
massaggio KALARI ricevuto una tantum, magari solo per provarlo, non può
ovviamente cambiare drasticamente il nostro stato di vita, ma come la maggior parte
delle terapie naturali ha un forte impatto preventivo sul nostro benessere ed è proprio in questa sfera che questa tipologia di massaggio si colloca a buon
diritto.
Tutta la scienza Ayurvedica è dedicata alla
prevenzione prima ancora che alla cura e soprattutto nelle, ormai di moda,
discipline olistiche occupa un posto di tutto rilievo proprio per la
completezza di azione sul nostro organismo nella sua totalità.
Il KALARI è considerato oggi più coreografico che
utile ma, seppur molto lentamente, sta prendendo il posto che merita nell’ambito
dei massaggi e sono convinto che, come successe per lo Shiatsu negli anni ’80 o
attualmente i massaggi olistici, anche questa tecnica sarà presto conosciuta, richiesta
e apprezzata da molte più persone.
A presto e Buona Vita
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